Sembra che ormai non ci sia nulla da fare per la società creata da Nolan Bushnell, nata negli anni '70 lanciando Computer Space e Pong,  la quale anni fa decise di effettuare un conglomerato con la software house francesce Infogrames per salvare da un sicuro fallimento capra e cavoli e avvalendosi di cervelli freschi, dalle idee innovative, intrattenendo intere genrazioni sin dai tempi del Commodore 64 fino all'Amiga, al proprio prodotto Atari ST, passando poi per i sistemi a 16 e 32 bit venendo poi acquisita dalla Infogrames, sviluppando giochi per sistemi di nuova generazione introducendo la grafica tridimensionale.

Un vero smacco per il mondo videoludico, anche se non si tratta di una vera chiusura definitiva a quanto pare.

La notizia ufficiale infatti parla del "chapter 11" ovvero nella giurisprudenza americana, equivale ad una sorta di amministrazione giuridicamente controllata.

Da Wikipedia [... "Il Chapter 11 (letteralmente "Capitolo 11") è una parte della legge fallimentare statunitense^[1] che permette alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito di un grave dissesto finanziario. Il Chapter 11 è utilizzabile sia delle imprese, in forma societaria o individuale, sia da privati cittadini (nell'ordinamento statunitense, infatti, anch'essi sono soggetti al fallimento). L'utilizzo di gran lunga prevalente è però quello da parte delle società. È grossomodo equivalente all'amministrazione controllata un tempo prevista nella legislazione italiana e reintrodotta dal Decreto Sviluppo (Decreto Legge 22.06.2012 n° 83)^[2]....*

L'Atari Americana in pratica ha deciso di separarsi dalla società francese evocando questa procedura in attesa di eventuali investitori nonché nuove strategie di marketing allo scopo di reimpatriare lo storico marchio.

Che sia una nuova mossa di Mr Bushnell al fine di rimodellare Atari così come Nolan l'aveva lasciata?