Amstrad CPC "reloaded" 2014
Effettivamente era da un po' di tempo che non trattavamo come argomento il mondo Amstrad e il suo CPC, un grave errore che cercheremo di rimediare con le ultime novità apparse dall'inizio di questo 2014, dove fra homebrew e qualche "iniezione" by Spectrum Emulator, il piccolo computer di Alan Sugar si ripropone nuovamente ai propri utenti con nuove esperienze di gioco che porteranno ore di sano e genuino divertimento.
Volendo fare un passo indietro agli inizi di quest'anno, come prima novità ecco una release "fixata" del recente remake dell'arcade Taito Bubble Bobble, ribattezzato in questo contesto BB4CPC (Bubble Bobble "for" CPC), sviluppato da César Nicolás González, che riprende in modo eccellente la pessima conversione storica per Amstrad CPC realizzata dalla Firebird nel 1986, migliorandone in modo radicale, grafica, sonoro e soprattutto gamplay.
In questo decimo aggiornamento, vengono risolti alcuni problemi grafici relativi a insolite tracce su schermo che rimangono impresse durante il gioco dopo la visualizzazione di messaggi come ad esempio l'Hurry Upm nonché ottimizzata la velocità dei due draghetti protagonisti.
Il gioco viene continuamente rivisto dal programmatore e postato nuovamente con l'elenco delle singole date e dei problemi risolti.
Si tratta della omonima versione flash del gioco Kubmic, il puzzle game scaricabile liberamente dalla rete e di cui tempo addietro ne fu realizzata anche una versione per il Commodore 16.
Lo scopo del gioco è quello di rendere uguali due griglie poste a destra e sinistra dello schermo, dove quella di destra è la griglia di riferimento da proposta dal computer e da riprodurre, mentre quella di sinistra, presentata in modo caotico, è quella da riordinare secondo dei movimenti consequenziali a seconda se su muove una riga o una colonna.
Infatti la difficoltà del gioco sta proprio nel fatto che muovere una casella, per esempio, orizzontalmente, comporta il movimento nella stessa direzione di tutte le altre sulla stessa riga. Un sistema di gioco che ricorda molto il Cubo di Rubrik.
Il gameplay è immediato e di istantanea comprensione, ma il livello di difficoltà, inizialmente "appagante", vi renderà la vita davvero difficile ma non certo da farvi abbandonare il gioco. Un sano equilibrio che porta longevità ad un puzzle game tanto semplice quanto coinvolgente.
Un regalo di Crackers Velus, scaricabile liberamente!
Torinamo a parlare di classici, ma questa volta facciamo un passo indietro nel tempo di quasi trent'anni, ventisette per l'esattezza, dove una rivoluzionaria Palace, pubblicò quello che poi sarebbe divenuto simbolo dei picchiaduro "barbarici" su home computer, Barbarian, ispirato palesemente alla leggenda di Conan il Barbaro, che vede impegnato il giocatore, o i giocatori, in scontri singoli all'ultimo sangue a suon di spade e fendenti, dove scene crude di ferite inferte a sangue e decapitazioni varie sono dettagli immancabili e ricercate in questo genere di giochi.
Dopo molti anni ecco quindi che Devilmarkus, proprio in occasione di capodanno 2014, concede a tutti gli utenti Amstrad un remake del titolo Palace, ribattezzato Death Sword, le cui sembianze sono apparentemente identiche a Barbarian, ma con una maggiore e artistica accuratezza per i fondali che cambiano di livello in livello, ma non solo: anche i personaggi e lo stesso gameplay sono stati perfezionati al meglio.
Unico neo di questo remake è che prevede l'uso di sistemi CPC forniti di 128K byte di RAM minima.
Tuttavia si tratta di un'ottima esperienza di gioco che permette di rivivere al meglio delle sue possibilità un titolo che negli anni '80 conquistò degnamente il suo spazio di gloria.
La comunità spagnola amstrad.es propone invece quello che potrebbe essere il piatto forte di questa news, un action game in perfetto stile anni '80 chiamato La Guerra de Gameber.
Il gioco è in perfetto stile "commando" dove il protagonista, di nome Gamber reduce di guerra senza fama e senza gloria, il quale ritornato nel suo quartiere nota con disappunto che bande di gang rivali tengono in pugno la pacifica vita dei cittadini del quartiere.
Gamber non è un particolare eroe di guerra, ma per i suoi gusti le cose stanno degenerando e decide di scendere nuovamente in campo a fare da giustiziere per questi delinquenti.
Il gioco è strutturato su tre livelli, ognuno dei quali suddivisi a sua volta in due sezioni, una action dove Gamber dovrà muoversi attraverso la città per sgominare quanti più delinquenti possibili, mentre l'altra vede impegnato il protagonista con visuale in prima persona, munito di fucile da precisione allo scopo di ripulire le strade alla stregua di un cecchino, facendo attenzione pero' a non colpire i civili.
Molto divertente con grafica pulita e veloce, sprite minimali ma che ben rendono l'idea sia del personaggio principale che dei nemici, mentre i fondali sono davvero ben realizzati con scrolling fluido e veloce.
La colonna sonora di McKlain della ESP Soft, completa un sipario davvero accattivante dal fascino nostalgico, un appuntamento dunque a cui gli utenti Amstrad non devono mancare assolutamente.
Ritorniamo a parlare di puzzle game dove due titoli sono giunti per gli utenti più esigenti.
Uno di questi è Gliece Security, il cui scopo è quello di muovere un gruppo di chiavi colorate nella corrispondente serratura all'interno di uno spazio limitato. La difficoltà principale è che non è possibile muovere le chiavi singolarmente ma vengono mosse simultaneamente tutte insieme e quindi bisogna spesso organizzare percorsi mirati allo scopo di non rimanere bloccati e non poter superare tutti i 60 livelli messi a disposizione del gioco, da risolvere peraltro in soli 22 minuti!
Provatelo e cercate di non impazzire!
E rimanendo in tema di puzzle game in senso stretto non potevamo non condividere la pubblicazione di questo Superpix, sviluppato da Kukulcan della comunità CPC-POWER, dove vengono proposti al malcapitato giocatore di turno ben 720 immagini puzzle da completare pixel per pixel, ma il sistema di controllo è alla stregua di Picross, quindi non sarà facile completare tutti i livelli.
Un prodotto dalle parvenze sadiche nei confronti degli utenti Amstrad CPC, ma allo stesso tempo divertente e provocatorio!
Uno dei più recenti contributi in campo videoludico per il piccolo CPC di Alan Sugar, giunge dallo Zx Spectrum, il quale essendo uno stretto parente come architettura hardware, può essere in modo piuttosto agevole emulato all'interno del CPC con opportune modifiche.
L'unico problema è la mancanza di memoria e di risposta in prestazioni ottimali per emulare una macchina in modo totale; problema però risolvibile se le istruzioni da far eseguire sono limitate e l'emulazione viene precompilata all'interno del computer e non tramite utente esterno.
In pratica emulare uno Zx Spectrum all'interno di un Amstrad CPC, non è concettualmente uguale all'emulazione che oggi effettuiamo con il PC, ovvero un programma base che contiene la rom e il bios del sistema operativo della macchina emulata ed i relativi file immagine del software archiviato; un esempio pratico è l'emulazione di uno dei titoli classici scritti per lo Zx Spectrum agli inizi della sua pubblicazione, Ant Attack giunto sugli schermi del piccolo Speccy nel 1983, ma mai convertito per il CPC Amstrad.
Questa volta però non si tratta di conversione ma di un'emulazione precompilata del gioco, limitando quindi le funzioni della macchina Sinclair alle sole indispensabili per l'esecuzione del software.
Il sistema tuttavia prevede che l'utente possieda il file immagine originale del gioco da abbinare al software appositamente compilato per questo gioco, che ne genera un file che l'Amstrad CPC sia poi in grado di leggere ed eseguire correttamente.
Ant Attack peroò, non è però l'unico esempio disponibile per emulare lo Zx Spectrm, ed ecco che un'altra pietra miliare del computer Sinclair, approda in emulazione sul CPC Amstrada, scritto dalla Ultimate Play Game sempre nel 1983 per le versioni Spectrum 16K e battezzato Jet Pac.
Il sistema è sempre uguale, ovvero viene rilasciato il programma per la generazione del file compatibile con il CPC Amstrad, ma anche questa volta necessita del file immagine originale del gioco .
Un sistema non proprio innovativo, dato che già agli inizi di questo secolo, emulatori precompilati MSX invadevano gia la rete, dove veniva riprodotto unicamente un gioco per questo sistema.
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